Biografia

Julianos Kattinis è un pittore Greco che vive e opera a Roma.

Prima giovinezza

Kattinis, Sandra Giannattasio, Gastone Favero.- Exhibition- Museum Palazzo Braschi - Roma, 1972

Kattinis, Sandra Giannattasio, Gastone Favero.- Exhibition- Museum Palazzo Braschi – Roma, 1972

Julianos Kattinis è nato a Damasco nel 1934 , da Theodoros Katinis e Despina Peridakis.

Il lavoro di suo padre, un ingegnere greco che costruiva strade in medio oriente, comportava continui trasferimenti, così da dare loro la possibilità di venire in contatto con differenti culture.

Durante la sua adolescenza Kattinis  frequenta la scuola privata francese dei Padri Lazzaristi fino al 1951, quando il suo insegnante d’inglese, Padre Hrood, , a seguito della scoperta di alcuni suoi disegni, lo incoraggia a dipingere.

Nel 1951 la  famiglia si trasferisce a Gerusalemme, dove il giovane Kattinis frequenta il liceo dei Gesuiti.

I suoi primi lavori sono estremamente influenzati dal paesaggio pittoresco che lo circonda (il Mar Morto, Petra e Gerico ) e rappresentano  paesaggi e nature morte.

Il Medio Oriente 

Kattinis, the Minister of Culture, the Director of the Center. -French Cultural Center. Amman (Jordan)

A  Damasco Kattinis partecipa attivamente alla vita culturale e frequenta l’ambiente intellettuale del periodo. Durante le sue frequenti visite al Museo Archeologico di Damasco è fortemente attratto dall’arte Sumera ed Assiro-Babilonese

La sua prima mostra risale al 1957,  su invito del Centro Culturale Egiziano di Damasco, che gli acquista due dei suoi quadri di stile espressionista.

Nel 1960 il Museo  d’Arte Moderna di Damasco lo invita a esporre al “Salon d’Automne e gli acquista due quadri del periodo simbolico astratto.

A seguito espone con una mostra personale al Centro Culturale Francese di Amman in Giordania, e al Museo Sursock di Beirut in una mostra collettiva internazionale, per un incontro e confronto  con artisti di altri paesi del mondo.

Mamouth Hawa, Prof. di Filosofia e Storia dell’Arte all’ U.N.E.S.C.O, scrive di lui “…Kattinis ha capito che l’umanità è sulla soglia di una nuova civiltà ed ha bisogno dell’antica civiltà per essere guidata verso un futuro ignoto. Egli ci aiuta a capire che in lui  tutto è profondamente meditato, senza con ciò perdere la freschezza dell’intuizione…”.

Un grave incidente di macchina con un periodo trascorso in ospedale lo porta a meditare sulla sua vita. La sua personalità subisce una grande trasformazione. E’ il momento della nascita dell’artista, da quel momento si consacrerà esclusivamente alla pittura. 

L’Europa

Exhibition -Kattins,  Eleni Gyzi. – Municipality Theatre Museum. – Athens-Pireus (Greece), 1977

Nel 1961 Kattinis decide di lasciare il Medio Oriente per l’Europa, desideroso di partecipare ai movimenti artistici europei degli anni 60, pieni di fermenti da lui a lungo studiati.

Trascorre lunghi periodi a Parigi, Atene, Vienna, Ginevra, Monaco di Baviera e Innsbruck.

Nel 1967 si trasferisce a Innsbruck, dove trascorre un  anno di intenso lavoro. Fra le montagne coperte di neve nasce una nuova fase della sua arte dove il simbolismo fortemente espressionista dà vita a immagini  di paesaggi e di persone dai colori vivaci.

Stabilitosi a Roma, si iscrive all’Accademia di Belle Arti, dove incontra e diviene amico dei suoi professori, i famosi pittori Mario Maffai, Nino Maccari e Giuseppe Canali.

Nel 1964 ottiene il suo diploma di pittura, incisione e decorazione. Nello stesso anno partecipa alla XXXII Biennale d’Arte di Venezia con la sua pittura del periodo astratto.

Roma 

Kattinis si stabilizza a Roma con uno studio in Trastevere. Inizia a partecipare alla vita artistica di Roma con una mostra personale su invito nella Galleria d’Arte  “ Il Poliedro”, con presentazione e scritti dei famosi poeti, scrittori e critici d’arte Leonardo Sinisgalli, Ugo Mannoni, Renato Civello e Giancarlo Fusco.

E’ un periodo della vita culturale romana estremamente ricco di fermenti, a cui partecipano molti artisti provenienti da varie parti del mondo. La maggior parte di loro vive in Trastevere e via Margutta.

Nel 1972 Kattinis è invitato al famoso Museo Palazzo Braschi di Roma per una mostra personale che raccoglie le sue opere dell’ultimo periodo, opere che rivelano una piena maturità artistica. In esse la figura umana, tema dominante di questo ciclo di quadri, vive in uno spazio atemporale, in un gioco ironico di significati interiori. Rolando Meconi, curatore della mostra, scrive “……ogni quadro di Kattinis evoca un discorso completo che non lascia parole sospese da ricercare in altre opere, un mondo di sensazioni che trova le sue scaturigini oltre che nella cultura medio-orientale, nella formazione europea ed italiana, in particolare nella forza del nostro Rinascimento facilmente riconoscibile nella pulizia del segno e nell’apparente semplicità della linea.”

  Nello stesso anno viene pubblicata  la sua prima cartella di incisioni ad acquaforte e linoleum grafia insieme al suo primo volume monografico.

Kattinis, Dante Fasciolo, Cinzia Folcarelli. _ Exhibition – Gall. La Pigna. – Roma, 2006

Faranno seguito due altre cartelle di incisioni ad acquaforte e xilografie a rilievo di grandi dimensioni, curate personalmente a mano dall’artista, insieme a una collezione di incisioni, il tutto pubblicato nel volume d’arte “Confronti da Museo”- 4 Maestri dell’incisione (Bologna 2003).

Negli anni che seguono,  nel suo studio romano, Kattinis dipinge ed incide ininterrottamente , invitato ad esporre in prestigiose gallerie e musei, per mostre individuali e collettive in Italia ed all’estero.

Nel 1977 il  Comune di Atene in Grecia lo invita per una retrospettiva del suo lavoro al Museo del Teatro Comunale del Pireo.  Curatrice la critica d’arte greca Eleni Gyzi, che pubblica articoli su di lui nella rivista greca Kaleidoscopio e in quotidiani greci.

Nel 2002 Kattinis è invitato dal Comune di Pisa per una grande mostra chiamata “ Cantami o diva…”, tenuta a Santacroce in Fossabanda a Pisa, seguita da una mostra a Montecatini.

Durante gli anni gli sono stati commissionati grandi murali interni ed esterni, ed affreschi, fra i quali tre grandi affreschi agli interni delle suite di “Le Fabbre – Fattoria Pianetti” in Manciano (Grosseto), ispirate allo spirito dell’antica civiltà etrusca,  insieme ad una splendida cartella di 12 acquaforti colorate(“Gli Etruschi”).

Kattinis ha la padronanza assoluta delle tecniche pittoriche in olio ed acrilico, come pure di disegni

( pastello, acquarello, tecnica mista) e di  incisioni e serigrafie.

Il suo lavoro si trova pubblicato sulle copertine di libri di poesie, di narrativa e di attività sociali, ed i suoi disegni hanno illustrato molti libri di poesie italiani e stranieri. Nel corso di tutta la sua attività artistica Julianos Kattinis ha ricevuto numerosi e prestigiosi premi e riconoscimenti, quali, per citarne alcuni,  Medaglia d’oro, VII Gentes, Palazzo delle Esposizioni a Roma (1962), Premio Internazionale “Fontane Di Roma – Teatro Argentina – Roma (1989) ed altri.

Giornali e riviste italiani e stranieri hanno scritto su Kattinis e alcune delle sue opere si trovano in Musei, tra i quali il Museo Albertina di Vienna ed il Museo Palazzo Braschi di Roma, ed in  Collezioni Pubbliche.